Precisazioni su nevrosi e responsabilità

29 Giugno 2022Video, 🇮🇹 Italiano

Un video “fuori programma” per rispondere a una discussione nata su Twitter: può una persona affetta da un grave disturbo nevrotico ricoprire incarichi di responsabilità?

Cosa vuol dire veramente essere “sani” o “nevrotici”?

Salute o salute mentale?

25 Luglio 2020Twitter threads, 🇮🇹 Italiano

Thread lungo, spero utile a chiarire alcune cose importanti. Sarò, come sempre su Twitter, intenzionalmente approssimativo per motivi di sintesi e di chiarezza.

In tutti i libri (seri) di filosofia della medicina o di nosografia c’è un capitolo a parte dedicato alla psichiatria. Perché? Perché la psichiatria ha a che fare con malattie dai confini incerti e privi di corrispondenza con una “lesione macroscopica”. La psichiatria è la situazione-limite di un problema più generale (cos’è la salute, cos’è la malattia), che però negli altri ambiti della medicina può essere gestito con una certa approssimazione senza troppi problemi.

Invece, paradossalmente, appena il disturbo diventa “spiegabile” esce dal dominio della psichiatria. Perdita dei freni inibitori per tumore frontale? Neurologo. Farfugliamento, umore disforico, scarsa concentrazione? Non dovevate prendere la terza birra.

Esistono disturbi di vario genere e di varia entità che si configurano come “malattie” psichiatriche. Le più celebri sono le psicosi (schizofrenia, paranoia, mania, depressione endogena etc.). Ma oggi non parlerò di queste. Esiste poi tutta una serie di condizioni in cui la demarcazione fra “sano” e “malato” può essere meno evidente. Se mi lavo le mani cento volte al giorno, probabilmente ho un disturbo ossessivo. Ma dieci? o una volta ogni due settimane? Se non esco mai di casa per paura delle siringhe probabilmente ho un disturbo fobico. Ma se mi dà solo fastidio l’idea? O se non esco per gli scippi, ed effettivamente nella mia zona ce ne sono molti?

Chi decide? Qual è la soglia? (altro…)

Diritto di cronaca

1 Maggio 2020Twitter threads, 🇮🇹 Italiano

Il 1 maggio 1994 muore Ayrton Senna. Angelo Orsi è il fotografo di Autosprint presente in quel punto del tracciato. Accorre, scatta a ripetizione, automaticamente: foto dei rottami, dei soccorsi, dell’amico ferito.

Fra gli scatti ce n’è anche uno – che sarà l’unica foto al mondo del genere – che mostra i veri segni del colpo.

I rullini arrivano in redazione, vengono sviluppati subito, le immagini stanno per andare in stampa.

Orsi chiama per far togliere quella foto dal mucchio.

La foto viene trovata e portata a Carlo Cavicchi, il direttore, che la mette in cassaforte.

Orsi arriva in redazione e, insieme, la distruggono.

Grazie a Orsi e Cavicchi posso continuare a ricordare Senna così.

Ayrton Senna Lotus

Thread originale