Due pesci si incontrano e uno dice all’altro: “Fredda l’acqua oggi, vero?”. Il secondo risponde:
Acqua? Cos’è l’acqua?
Oltre un secolo di psicoanalisi ci ha abituato al principio che una larga parte della psiche è celata ai nostri stessi occhi: che l’inconscio sia depositario di emozioni, sentimenti, contenuti che non vediamo direttamente è un concetto ormai non particolarmente sorprendente.
Al contrario, risulta molto più difficile accettare che ci sia invisibile qualcosa che abbiamo sotto il naso come nella barzelletta dei pesci. Nel numero di oggi ci riferiamo alla mentalità, intendendo con questo termine l’insieme di idee, griglie interpretative, atteggiamenti attraverso i quali giudichiamo (sia in termini di realtà che di valore) noi stessi, gli altri e il mondo che ci circonda e che riteniamo “indiscutibili”. Sono i nostri assiomi. Lo sono talmente tanto, anzi, che diamo per scontato che siano universali, gli unici possibili: delle realtà autoevidenti e non bisognose di spiegazioni o giustificazioni.